LA SINDACA VACCA – parte prima  - Bari Trasgressiva

LA SINDACA VACCA – parte prima - Bari Trasgressiva

Parcheggiai davanti al Municipio per partecipare a quella che credevo fosse solo un'altra seduta di merda del consiglio comunale di ****** ******** (FE), ma quando scesi dall'auto notai subito la giovane ed incredibilmente sexy vice-sindaco. - Ciao Rudy... Disse Elettra, che era uscita dal liceo solo un anno prima, e possedeva il corpo da supergiovanegnocca più incredibile che si possa immaginare. - Ciao Elettra... Risposi mentre ammiravo il suo bellissimo look bianco, composto da una giacca che arrivava quasi fino alla minigonna, lasciando le sue gambe nude completamente visibili fino alle cosce. Per non parlare della sua camicetta bianca, che aveva appena abbastanza bottoni chiusi da impedire alle sue spettacolari tette di scoppiare. - Ti sei vestita così solo per me? Scherzai per farle un po' di corte. Elettra rise e mi disse che in realtà stava tampinando il sindaco P. per scoparselo e sostituirlo alle prossime elezioni (era al secondo mandato e non poteva essere rieletto). Dissi ad Elettra che lo conoscevo sin dalla prima superiore, quando suonavamo insieme in un complessino pop, e che al bisogno avrei potuto caldeggiare la sua candidatura. - Grazie Rudy. Posso chiamarti più tardi e dirti come è andata? Le dissi che non vedevo l'ora di sentirla e ci salutammo. Mi assicurai anche di dare una lunga occhiata ad Elettra mentre si allontanava, ammirando la sua bellissima carrozzeria posteriore. Terminata la noiosissima riunione, lei mi sorprese alle spalle mentre raggiungevo la mia auto. Prima ancora che potessi fare una domanda, Elettra iniziò a ridere entusiasta. Dietro di lei c'era il mio vecchio amico P. - Avevi ragione Rudy. P. è fantastico e non riesce a smettere di parlare di te. Per favore, vieni e unisciti a noi. Non vedevo P. da ben 5 minuti, quindi non potevo rinunciare all'invito (?!). Siamo andati all'hotel  (in un paese poco lontano) con la Mini Cooper di lei per non dare nell'occhio. Ha parcheggiato nel sotterraneo e si è presentata da sola alla reception per la registrazione con la sua e le nostre carte d'identità, poi è tornata nel sotterraneo e siamo saliti in camera con l'ascensore. Elettra ci indicò il terzo piano e sussurrò: - Ho preso una stanza da tre tutta per noi. Andiamo a giocare... CONTINUA

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